luciano de crescenzo storia della filosofia moderna

filosofia_320

Se avete difficolta’ nel capire la filosofia, o pensate che sia una materia troppo complicata, i libri di Luciano de Crescenzo (quelli di “ Filosofia Moderna“) sono quello che fa per voi!

L’autore sa spiegare i concetti alla base dei pensieri dei filosofi in maniera esemplare e per nulla noiosa, rendendo il lettore anche curioso sugli argomenti trattati.
Infatti e’ proprio dopo aver letto un libro di De Crescenzo che ho cominciato ad apprezzare la filosofia ed ho deciso di iniziare a leggere per conto mio libri di alcuni filosofi.

Questo volume della Storia della Filosofia Moderna vuole fare una panoramica sui filosofi che hanno dettato il pensiero moderno tra il 1600 e il 1700, iniziando con Cartesio per terminare con Kant.

Il periodo preso in esame e’ il periodo in cui fiorisce l’illuminismo, in cui c’e’ la nascita dell’Enciclopedia in Francia.
Insomma, il periodo in cui la filosofia comincia (dopo Galileo) ad avere qualcosa da ridire contro la religione.

Molti filosofi infatti vengono scomunicati, arrestati ed obbligati a ritrattare quanto hanno scritto.
Non per questo si danno per vinti pero’, e infatti le loro opere a noi sono arrivate.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Luciano De Crescenzo

Luciano De Crescenzo (Napoli18 agosto 1928) è uno scrittoreregistaattoreconduttore televisivo italiano. Prima di dedicarsi alla narrativa e allo spettacolo ha svolto la professione di ingegnere.


Biografia [modifica]

Nacque nel quartiere Chiaia, nella zona di Santa Lucia dove frequentò le elementari assieme a Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer. Nella sua autobiografia ha raccontato che i genitori si sposarono piuttosto tardi essendosi conosciuti attraverso “presentazione fotografica”. Giovane, lavorò nell’azienda di guanti gestita dal padre (la leggenda vuole che un suo dipendente sia stato autore della canzone “Oi Marì”) e durante la Seconda guerra mondiale si spostò a Cassino. Sposatosi nel 1961, attualmente è separato ed ha una figlia.

Dopo la laurea in Ingegneria presso la Federico II (presso cui fu allievo di Renato Caccioppoli) con il massimo dei voti, capì nel 1976 la sua vera vocazione, quella di “scrittoredivulgatore”. Infatti, dopo un periodo di circa venti anni all’IBM in cui era stato tra l’altro promosso dirigente, decise di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, favorito anche dall’interessamento di Maurizio Costanzo, padrino della sua prima opera Così parlò Bellavista. Grazie anche alla partecipazione al talk show Bontà loro condotto da Costanzo e ad altre manifestazioni pubbliche, fra il 1976 e il 1977 il suo libro vendette più di 600.000 copie e fu tradotto anche in Giappone, diventando un vero e proprio caso letterario.

Tra il 1977 e il 2000, Luciano De Crescenzo è diventato un autore di successo internazionale, pubblicando ventiquattro libri, vendendo 18 milioni copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.

Nel 1998, con l’opera “Il tempo e la felicità” (Mondadori) vince il Premio Cimitile.

Segue una lunghissima serie di romanzi (Oi dialogoi del 1985Sembra ieri del 1997La distrazione del 2000), cui si aggiungono opere di saggistica (Storia della filosofia greca – I Presocratici del 1983Storia della filosofia greca – Da Socrate in poi del 1986Storia della filosofia medievale del 2002Storia della filosofia moderna – da Niccolò Cusano a Galileo Galilei del 2003Storia della filosofia moderna – da Cartesio a Kant del 2004Il pressappoco del 2007 ed Il caffè sospeso del 2008. Il suo ultimo libro è Socrate e compagnia bella del2009.

Luciano De Crescenzo ha sempre affiancato alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica, ed infatti nel corso degli anni ottantanovanta ha condotto sulle reti RAI una trasmissione televisiva (Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi) sui miti e sulle leggende degli antichi greci, pubblicata da Mondadori e ritrasmessa anche da Mediaset.

Oggi, a causa di una particolare malattia neurologica, la prosopoagnosia, non è capace di riconoscere i volti delle persone conosciute.[1]

Negli ultimi anni si è più volte schierato apertamente, invitandoli a votare, con i radicali di Emma Bonino.[2]

Lascia un commento