Opera per iPhone è 6 volte più veloce di Safari

Nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, Opera Software ha mostrato una versione del suo browser per iPhone che rispetto a Safari è apparso nettamente più veloce (sei volte!).

La presentazione di Opera Mini per iPhone è importante per due motivi. In primo luogo, dal momento che è drammaticamente più veloce di Safari, significa che richiederà molto meno banda larga per visualizzare le stesse pagine web (e offre anche una serie di caratteristiche uniche, tra cui uno schermata “speed dial” che mostra le miniature dei siti preferiti per accedervi più facilmente). In secondo luogo, Opera Mini può essere il primo browser Web sottoposto all’approvazione Apple che non utilizza il WebKit per l’iPhone. Tenendo conto delle linee guida per gli sviluppatori, le approvazioni del passato e i rifiuti, e l’effettiva funzionalità di Opera Mini per iPhone, Apple potrebbe non approvare il browser perchè due motivi: 1) l’applicazione duplica le funzionalità esistenti; 2) un browser Web ha bisogno di scaricare ed eseguire codice all’interno dell’applicazione.


Duplica funzionalità esistenti

Apple in passato ha respinto una serie di applicazioni perchè offrivano funzionalità già fornite dalle applicazioni incluse con l’iPhone. Un browser Web di terze parti, quindi, sembra destinato ad un rifiuto sicuro, visto che Safari Mobile già esiste ed è anche un’applicazione di punta dello smartphone Apple. Tuttavia, Cupertino ha allentato un po’ la sua consueta rigidità su questo fronte. Nel gennaio del 2009, Apple ha infatti approvato numerosi browser Web di terze parti che si possono acquistare e scaricare su App Store. Così, l’ipotesi che Steve Jobs & C. non concedano il nulla osta ad Opera Mini semplicemente perché “duplica” le funzionalità di  Safari Mobile, non è molto convincente.

Niente download o esecuzione di codice all’interno dell’applicazione

Il problema più grande sembra essere il codice alla base del browser. I browser di terze parti attualmente in App Store utilizzano il motore WebKit dell’iPhone, lo stesso su cui si basa Safari. In altre parole, alcune funzionalità, come quelle del browser iCab, utilizzano il codice del browser dell’iPhone.

Ciò è importante perché un qualsiasi moderno browser non si limita al rendering del codice HTML e a presentare una statica pagina Web, ma deve anche essere in grado di eseguire del codice. Ad esempio, molti siti utilizzano JavaScript, e i browser hanno bisogno di un motore JavaScript che processi questo codice. Ma le linee guida di Apple per gli sviluppatori per l’iPhone vietano ad una applicazione di scaricare ed eseguire il codice al suo interno. Di conseguenza, un browser Web di terze parti non può avere un proprio motore JavaScript (i browser basati su WebKit aggirano questa limitazione poiché, nell’esempio di JavaScript, il codice JavaScript è gestito da WebKit, invece che dalle applicazione di terze parti).

La preoccupazione è quindi che Apple non approverà un browser che non è basato su WebKit. Tuttavia, questa limitazione non si applica a Opera Mini per via del suo “originale funzionamento”. Christen Krogh, Chief Development Officer di Opera Software, ha spiegato che Opera Mini non è un browser web tradizionale, ma è piuttosto un client per il server dell’azienda Opera Software.

In pratica, Opera Mini invia l’URL al Server Opera, invece che al server Web di destinazione. Il server Opera invia la richiesta al server del sito che si vuole visualizzare, scaricando il contenuto della pagina con i processi script e gli altri contenuti dinamici. Il tutto viene compresso e quello che risulta è una pagina in Opera Binary Markup Language (OBML). Il server di Opera poi invia il risultato  finale all’iPhone, con una dimensione che può essere ridotta fino al 90% delle caratteristiche originali.


Questa tecnologia client-server, non solo permette tempi di caricamento fino a sei volte più veloci rispetto a Safari per iPhone, ma comporta anche un minor numero di dati da trasferire, a tutto vantaggio soprattutto di chi ha un piano traffico dati limitato.

In altre parole, l’applicazione Opera Mini è essenzialmente un client, piuttosto che un browser Web in piena regola, e non scarica ed esegue alcun codice e quindi dovrebbe avere tutte le carte in regola per essere approvato su App Store.

Limitazioni

L’aspetto negativo della tecnologia client-server adottata da Opera Mini, è che non può gestire pagine Web che includono numerosi JavaScript, Ajax o altri contenuti dinamici. Quindi, non sarà possibile riempire i moduli JavaScripit con Opera Mini, ad esempio.

Opera Mini dovrebbe anche essere soggetto alle stesse limitazioni degli altri browser di terze parti per iPhone. Per esempio, a differenza di Mac OS X, non c’è modo con l’iPhone di cambiare il browser predefinito, quello utilizzato quando si tocca un link o un pulsante all’interno di un’altra applicazione. Così, toccando un link in un messaggio e-mail, la relativa pagina Web verrà aperta in Safari. Allo stesso modo, mentre è possibile sincronizzare i preferiti tra Safari per Mac e per iPhone, non si potrà fare la stessa cosa con Opera Mini o qualsiasi altro browser di terze parti. E, naturalmente, nessun browser per iPhone sarà in grado di supportare i contenuti Flash.

fonte spidermac


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