Via Google Voice dall’iPhone e sul web dilaga la polemica

Apple ha motivato la sua decisione sostenendo che si sovrappone alle funzioni base dell’iPhone per chiamate e sms. Una mossa che ha scatenato un polveronedi ALESSANDRO LONGO

Una scelta assai impopolare fatta da Apple sta gonfiando di polemiche in queste ore siti e blog internazionali: ha bandito Google Voice dall’iPhone. 
Google Voice è un servizio per molti aspetti dirompente: offre all’utente (per ora solo negli Usa) un numero universale, attraverso cui fare e ricevere gratis tutte le proprie telefonate. Google ha lanciato il servizio di recente anche su cellulari Android e Blackberry. Ha provato a sbarcare anche sull’iPhone, mettendo Google Voice tra le applicazioni dell’App Store. Apriti cielo: Apple ha rimosso l’applicazione, dando anche un motivo ufficiale: si sovrappone alle funzioni base dell’iPhone per chiamate e sms. In altre parole, dà fastidio perché pesta troppo i piedi agli operatori alleati di Apple.

Per motivi analoghi, le applicazioni di telefonia internet presenti su App Store (come Skype) consentono di chiamare solo via WiFi e non tramite rete dell’operatore. Apple ha bandito in passato applicazioni simili come VoiceCentral e GVDialer, ma adesso la mossa fa rumore perché si apre uno scontro diretto con Google. Che protesta: attraverso un portavoce ha detto di non approvare la scelta di Apple. E che comunque non si arrende. Proverà a offrire applicazioni Google agli utenti iPhone utilizzando il browser come piattaforma. Il browser come cavallo di Troia per aggirare i limiti dell’App Store, quindi. L’idea è che, in futuro, l’utente potrà accedere via cellulare a un sito web che offrirà direttamente il servizio Google Voice. Senza il bisogno di scaricarla e installarla (un po’ come avviene, su pc, con Google Docs). Google ha già fatto così per offrire il servizio Latitude agli utenti iPhone.

L’App Store è invece ora il solo modo ufficiale per aggiungere applicazioni al proprio iPhone.

La mossa di Apple ha sollevato un polverone anche tra gli utenti. Molto duro, in particolare, il noto blog tecnologico americano Techcrunch, dove Jason Kincaid titola che “Apple è sempre più marcia” (e mette la foto di una mela guasta). Aggiunge che “così Apple soffoca l’innovazione, Google Voice è quel tipo di servizio che può davvero avere un impatto positivo sulla tua vita”.

Google Voice, quando uscì, si attirò però anche critiche da blog ed esperti. Alcuni lo vedono come l’ennesima mossa di Google alla conquista dello spazio privato degli utenti. Il servizio permette infatti al gigante di farsi ponte di tutte le comunicazioni degli utenti, allo scopo di offrire loro pubblicità anche quando sono al telefono. Ha appena depositato un brevetto, infatti, di un sistema che sceglie il momento più propizio per mandare uno spot telefonico, nell’attesa di una risposta o quando la chiamata è messa in attesa

fonte repubblica


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