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Gist, la rubrica che pesca dai social network

iù che per gli utenti occasionali Gist è pensato per le utenze professionali che utilizzano servizi come Linkedin e Facebook per conservare i dati di persone che hanno a che fare con il propro lavoro. “Siamo un piccolo team di ingegneri che provengono da compagnie come Amazon, Jobster, Infospace, Go2Net e Microsoft – si legge sul sito internet dedicato al servizio – vogliamo aiutarvi a costruire relazioni lavorative stabili con le persone che più vi interessano”.

Una volta registrati al servizio, Gist vi guiderà nella connessione di tutti i vostri account e potrete vedere generarsi e aggiornarsi automaticamente i profili di tutti i contatti e delle relative compagnie.

Per impostazione predefinita i contatti sono ordinati in base alla loro importanza (quantità di messaggi scambiati) oppure in base alla data, ma possono essere catalogati anche per competenza o società di appartenenza. Per ognuno di loro è possibile visualizzare status, interventi sui social network oppure le news. Laddove i campi sono vuoti è possibile inserire manualmente le informazioni come in una grande rubrica.

Gist è in fase di sperimentazione, per ora è possibile integrare mail e calendario da Outlook. Connettendo il vostro account Gmail ( va detto che il servizio è ancora molto lento) importerete contatti e relativi indirizzi, oggetti e, a scelta, anche messaggi, link e allegati.

Anche l’intergrazione con Linkedin non è ancora automatica quindi è necessario esportare i contatti (in CSV) e poi importarli in Gist. Per Facebook e Twitter esiste invece un tool automatico per importare l’elenco degli amici. E’ sufficiente cliccare sulle relative icone e inserire i propri dati di accesso. Gist offre anche un lettore di feed RSS per ricevere news in tempo reale sulla propria pagina principale.

In Gran Bretagna programmi tv on demand gratis su Youtube

In base all’accordo Channel 4 renderà disponibile attraverso Youtube il proprio servizio on-demand (40D), subito dopo la trasmissione dei programmi in tv, comprese serie di grande successo come Skins,Hollyoaks, The Inbetweeners e il Peep Show. Gli utenti di Youtube avranno anche accesso a circa 3mila ore di programmazione in versione integrale dell’archivio di Channel 4, inclusi programmi come Brass Eye, Derren Brown, Ramsay’s Kitchen Nightmares e Teachers.

I contenuti, completamente disponibili a inizio 2010, saranno fruibili solo nel Regno Unito, in forma gratuita supportata dalla pubblicità. L’accordo non è esclusivo e Channel 4 potrà continuare a distribuire il proprio servizio 4oD attraverso il proprio sito web e altri siti e servizi di terze parti.

La partnership ha validità per almeno tre anni e le due parti si divideranno i guadagni derivanti dalla pubblicità.

fonte corriere della sera

ImHalal, con filtro per le parole “proibite”

IL progetto è di quelli ambiziosi: diventare il motore di ricerca preferito dei milioni di musulmani che ogni giorno sono online. Il punto di partenza – 500mila contatti nelle prime due settimane, una media giornaliera di 30mila negli ultimi giorni – è buono. Ma la sfida presenta non poche ambiguità.

Si chiama ImHalal – “sono Halal”, ovvero islamicamente corretto – il primo motore di ricerca per internet interamente musulmano: ideato da Reza Sardeha, un ventenne irano-kuwaitiano che vive in Olanda e studia Business Management, inaugurato ai primi di settembre, è concepito in modo da assicurare ai musulmani di non incappare su internet in contenuti “haram”, ovvero proibiti. Quando la ricerca tocca “temi sensibili”, una schermata avverte il navigatore dei rischi, classificandoli con una scala da uno a tre. Spetta poi all’utente scegliere se proseguire o meno nell’esplorazione.

Così, ad esempio digitando la parola “sex” si ottiene una risposta che recita: “Opps. La tua richiesta ha un livello haram di due su tre. I risultati possono essere proibiti. Se pensi ancora di voler proseguire clicca qui”. Stesso risultato se si inseriscono termini come gay, lesbian, pig o pork (rispettivamente omosessuale, lesbica, maiale e porco in inglese). O se si prova con “Satanic Verses” il titolo del libro che ha attirato sulla testa di Salman Rushdie una fatwa di condanna a morte.

Le ricerche possono essere effettuate in una quindicina di lingue fra cui l’inglese, il russo, l’arabo e il pashto. L’italiano al momento non è incluso. Anche per chi non è pratico di idiomi stranieri però, un’occhiata può risultare interessante: un vocabolo internazionale come “bikini” ottiene un livello di haram di due su tre. Mentre le pagine si aprono senza problemi se la parola ricercata è “burqini”, il costume da bagno integrale che tante polemiche ha generato nei mesi passati in Europa.

Sardeha spiega che il sito è in costante evoluzione: “Riceviamo molti feedback dagli utenti e in qualche caso facciamo delle modifiche – racconta – e siamo in contatto con degli imam che ci aiuteranno a stabilire cosa deve essere considerato haram”. Ma l’idea di base è chiara: “L’ispirazione mi è venuta dopo lunghe discussioni con i miei amici riguardo alle ricerche con Google. Molti di loro sono finiti per caso su siti dai contenuti troppo espliciti: così ho pensato che avremmo potuto sviluppare un motore di ricerca nostro, più orientato verso i valori islamici”.

Il giovane manager – che in un’intervista via e-mail si definisce un musulmano “praticante” ma non vuole specificare se sunnita o sciita, per non alimentare le tensioni fra le due componenti principali dell’Islam – nega che dietro al progetto di ImHalal possa nascondersi il rischio di censura: “Non lo credo assolutamente – risponde – filtriamo prima di tutto contenuti per adulti e pornografia. Ma nulla che riguardi la politica o l’arte”.

Il tono però cambia quando gli si propone l’esempio delle vignette di Maometto, la cui pubblicazione nel 2005 scatenò una crisi senza precedenti fra il mondo musulmano e quello occidentale. Una ricerca con la chiave “Mohammed’s Cartoons” produce un livello haram di uno su tre. Una scelta politica? “Filtrare quelle ridicole vignette non significa dare giudizi politici – sostiene Sardeha – questo non ha nulla a che vedere con la politica ma piuttosto con l’insulto religioso ai musulmani”.

Punto di vista condiviso? Sardeha punta a fare di ImHalal il motore di ricerca più usato in Medio Oriente nel giro di un anno: per avere una risposta, occorrerà aspettare qualche mese.

fonte repubblica

amatevi … per Voi stesse donne …

Piacetevi
Ve l’hanno già detto, ma è vero. Nessuno potrà trovarvi attraente, amarvi e voler stare con voi se voi per prime non state bene con voi stesse. Se non vi piacete, trasuderete insoddisfazione e insicurezza, soprattutto se uscite con qualcuno. Quindi, smettetela e iniziate ad accettarvi per quelle che siete.

Sappiate ciò che volete
Volete l’uomo, giusto? Dovete però sforzarvi di andare un po’ oltre la semplice definizione di uomo. Forse credete di essere talmente senza speranze che qualsiasi uomo possa andare bene, ma basterà un appuntamento infelice per farvi scordare questa teoria. Chiaritevi le idee su quello che volete ed eviterete di perder tempo uscendo con degli sfigati che vi fanno sprecare energie.

Cercate nei posti giusti
I locali e le feste sono ottime se puntate alla quantità di uomini tra cui scegliere, ma non sono necessariamente le occasioni migliori per incontrare qualcuno, soprattutto se non siete abituate a questo genere di situazioni. Sembra ovvio (non per tutti), ma per trovare la persona giusta bisogna guardare nei posti che si frequentano normalmente, perché proprio lì ci sono maggiori probabilità di trovare una persona compatibile.

Applicate la regola dei due appuntamenti
La prima volta che siete usciti è stato un disastro. Benché vi venga la tentazione di depennare il giovanotto che vi è piaciuto solo al 50 per cento, dategli una seconda possibilità. Il primo appuntamento è stressante e spesso è sovraccarico di aspettative che ci fanno comportare in modo anormale. Puntate sempre a uscire per la seconda volta, non avete niente da perdere, mal che vada troverete conferme alla prima impressione.

Prendetevi cura di voi stesse
Siete single, ma ciò non vuol dire che possiate lasciarvi andare. Se volete attirare l’attenzione di qualcuno, imparate ad amarvi. Dovete potervi guardare allo specchio e sentirvi a vostro agio, soddisfatte del vostro aspetto e dell’immagine che date.

Dite a tutti che avete voglia di conoscere qualcuno
Non c’è nulla di cui vergognarsi a dire a persone che conoscete appena (e anche agli amici) che avete voglia di conoscere qualcuno. Chissà chi potreste incontrare! Io stessa ho conosciuto mio marito attraverso il mio personal trainer.

Pensate fuori dagli schemi
I soli uomini con cui v’interessa uscire sono alti, belli e biondi? Se vivete ad Amsterdam è perfetto, in caso contrario non vi pare di limitare un po’ troppo il vostro raggio d’azione, con il rischio di non trovare mai un uomo con cui uscire? Avere le idee chiare sull’uomo che vorreste va bene, ma dovete essere aperte e pensare fuori dagli schemi fissi. Chissà mai che il vostro uomo ideale non sia basso e scuro di capelli!

Mettetevi alla prova
Mettersi alla prova fa bene perché costringe a scollarsi dal proprio nido protetto, rafforzando l’autostima. Se temete di non riuscire mai a conoscere qualcuno, o siete depresse, uscite e affrontate le vostre paure. Avrà effetti benefici per il vostro amor proprio, vi darà maggior forza e vi farà capire che potete fare qualsiasi cosa.

Evitate la disperazione
Disperarsi ha lo stesso effetto devastante dell’autodenigrazione. Potete definirvi disperate se siete arrivate al punto che qualsiasi uomo vi andrebbe bene pur di uscire con qualcuno, qualsiasi uomo con cui uscite diventa subito un potenziale marito e gli rimanete alle costole anche se è chiaro che non è interessato. Cadere nella trappola della mancanza di speranze è facile, ma la buona notizia è che tirarsene fuori è altrettanto semplice, basta che vi ricordiate che siete single, non sole o strane e sicuramente adorabili!

Pensate positivo sugli uomini
Evitate di dire cose come “Gli uomini sono così superficiali”, “Tutti gli uomini vogliono solo donne giovani con le tettone e l’elettroencefalogramma piatto”, o “Tutti i maschi sono scemi”. Potrebbe farvi sentire meglio per un nanosecondo, ma in effetti state solo allenando il cervello ad evitare gli uomini a tutti i costi.

Usate la testa
Nelle giornate di depressione abbiamo la tendenza a drammatizzare e temiamo di restare zitelle per sempre, che tutti gli uomini ci detestino e che finiremo per restare sole, circondate dai nostri gatti. Se questo tipo di pensiero si è radicato nella vostra mente, è il momento di iniziare a usare la testa. Tanto per cominciare, la maggior parte delle persone che ha voglia di conoscere qualcuno di solito ci riesce. In secondo luogo, nessuno vi odia; infine, non siete sole, quindi perché dovreste esserlo tra vent’anni?

Non uscite con troppi uomini
Se esagerate con gli appuntamenti, finirete per non prenderci più gusto. Anche se è vero che, statisticamente, uscendo di più aumentate le chance, l’eccesso è la ricetta perfetta per restare deluse e perdere fiducia. Siate selettive e prendetevela con calma.

Coltivate degli interessi
Oltre a rendervi più appetibili, coltivare più interessi vi offre maggiori occasioni d’incontrare persone che, oltretutto, hanno qualcosa in comune con voi, aumentando così la possibilità di conoscere qualcuno con cui siete compatibili.

Non andate a caccia in gruppo
Chiedetelo a qualsiasi maschio, vi confermerà che non oserebbe mai avvicinare una donna che gli interessa se lei è sempre circondata da orde di amici. Se state cercando un uomo fidanzabile, quando siete in giro create dello spazio libero per chi vorrebbe conoscervi.

Siate clementi con gli uomini
Non spaventateli lanciando messaggi erotici con le parole o con il linguaggio non verbale. Pur essendo importante che siate voi stesse, manifestarvi troppo aperte, perché siete nervose, o perché i vostri amici vi stuzzicano e magari avete bevuto un goccino di troppo, metterebbe in difficoltà anche l’uomo più scafato.

Divertitevi
Gli uomini adorano le donne che si divertono (e viceversa). Perciò, quando uscite, non pensate continuamente di dover conoscere o attrarre qualcuno e divertitevi. Oltre a trascorrere delle belle serate, sarete oggetto di maggior attenzione da parte degli uomini piuttosto che indossando una minigonna o una scollatura micidiale.

Siate selettive ma non schizzinose
Essere selettive va bene, ma non dovete diventare schizzinose. Essere selettive vuol dire avere degli standard, come età, aspetto esteriore e atteggiamento morale, essere schizzinose significa scegliere con chi uscire in base al conto in banca, al modo di vestire e al tipo di auto. Se volete innamorarvi, siate selettive sulle cose giuste.

Siate affettuose
Essere affettuosi è come un allenamento sportivo: se smettete per un po’, i muscoli perdono tono e vi indebolite. Per mantenervi toniche, non aspettate di innamorarvi per essere affettuose. Siate affettuose con la famiglia e con gli amici, vi sentirete meno sole e sarete più aperte all’amore quando arriverà.

Non mentite a voi stesse
Gli uomini con le mogli che “non li capiscono”, gli ex che passano a trovarvi quando si sentono soli o quelli che vi frequentano solo se non hanno di meglio da fare, non sono prospettive accettabili. Allo stesso modo, non sono adatti né il vostro capo, né le persone che conoscete appena e neppure il fidanzato della vostra migliore amica. Non perdete tempo mentendo a voi stesse su uomini che sapete benissimo non essere adatti.

Puntate soprattutto alla compatibilità
Se volete sapere quale sarà il futuro della vostra storia, analizzate innanzitutto la vostra compatibilità. Anche se vi divertite da pazzi quando siete insieme, ciò che conta alla fine è che abbiate aspirazioni e progetti comuni. Se avete obiettivi diametralmente opposti, neppure il sesso più travolgente può dare alla storia la stabilità che cercate.

CASA BEPI SUA’ BURANO

  CASABEPI  LA VITA Giuseppe Toselli, meglio noto come Bepi Suà, nasce in questa casa nel 1920 e compie gli studi elementari nell’ospedale al mare del Lido di Venezia. Tornato nell’Isola di Burano, per mantenersi, vende caramelle, ma trova il tempo per dedicarsi alla propria passione studiando, autodidatta, cinematografia. Durante il Secondo Conflitto Mondiale lavora …

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